Vita da food blogger

Vita da food blogger

Attorno al mondo del cibo non ci sono solo pagine virtuali bensì, cuori che pulsano e persone reali, che non si limitano alla sola condivisione delle proprie preparazioni. Eh no! Dietro tutto questo c'è molto altro. C'è la voglia di raccontare e di raccontarsi, di proporsi ai navigatori con presentazioni culinarie variopinte o anche la voglia di andare oltre quella che è la stanza di casa più vissuta di cui si detiene il titolo di "regina", per avvicinare il mondo intero ad uno spaccato della propria vita quotidiana. E che vita...
Una food blogger è capace di tutto. Utilizza il cellulare con le mani intrise di farina per dialogare su Facebook, anche mentre prepara un impasto, soprattutto per immortalare, ad esempio, tutte le fasi della sfogliatura delle sue brioche, utilizzando quindi anche il "terzo braccio" che non ha.
La food blogger sequestra il piatto al marito affamato dicendo "aspetta solo un momento che faccio la foto per il blog" (e quel momento dura un'eternità).
La food blogger una maga! Sa cucinare molto bene e non può certo esimersi dall'imparare anche tutto quello che ruota intorno a "l'arte della condivisione".
La ricetta di una food blogger è come la dieta...si rimanda sempre a domani! Si, perché mentre lei si affanna a riportare oculatamente tutti i passaggi del procedimento che aveva appuntato sullo scontrino della spesa, si rende conto che dovrà rassegnarsi a lasciare la sua ricetta incompiuta, in attesa di un momento migliore perché, udite, udite, il tempo con lei è sempre tiranno. Oltre all'aver fatto spesa, stirato, cucinato, rassettato, e adempiuto ai suoi doveri di mamma, moglie e figlia, si ritrova spesso a potersi dedicare al proprio blog solo alla sera; ma proprio mentre pensa...oh!! Adesso finalmente mi dedico a scrivere la mia ricetta, non arriva alla prima sillaba dell'ultima parola della frase pensata, che giunge il suono della notifica di messenger e legge: "Ciao, scusa, per caso ti disturbo?"  Per non risultare scortese lei risponde sempre educatamente ma purtroppo, l'attimo fuggente dell'unico momento libero della sua giornata è svanito ed è costretta a dover rimandare la pubblicazione, con la speranza che forse, il giorno seguente, riuscirà a redarre la sua ricetta!

Sempre che sia finalmente riuscita a pubblicare questa sospirata ricetta, la food blogger deve preoccuparsi anche di raggiungere una numerosa utenza.
A questo punto apre le danze ad una forsennata condivisione sui social network, soprattutto su Facebook dove le condivisioni, quando sono esasperate, le consentono di agguantare lo scettro della super spammer con tanto di cartellino giallo da parte di Zuckerberg; cosa che le costerà sicuramente i domiciliari per due settimane! Allora lei li, come un uccello ferito ad un'ala, cerca conforto nell'unico posto dove ancora non le hanno impedito di socializzare: la sua bacheca!
Molte sono le domande che una food blogger si pone e molti, sono i problemi legati alla pubblicazione e condivisione che ella stessa deve risolvere (sempre che desideri raggiungere un discreto successo). Deve imparare ad esprimersi, ad impaginare, ad interpretare le statistiche delle visite al proprio blog e sapere esattamente quante persone visitano le sue pagine per la rilevazione dei click giornalieri che si tramutano, in termini di centesimi di euro, nel suo introito quotidiano.
Più visite, più guadagni e allora..."su su diamoci da fare"!
Deve imparare ad allestire veri e propri set fotografici per poter presentare meglio la sua pietanza e non contenta, scatta ottocentosettanta fotografie in tutte le posizioni: verticali, orizzontali, oblique, da sotto da sopra ma poi? Per capire quale delle foto scattate sia la migliore, approccia il confronto con le colleghe che le consigliano di imparare ad utilizzare il software di post produzione, utile a migliorarne la luce, la dimensione, la risoluzione, il riproporzionamento e...mamma mia!
Ma quanto altro deve fare una food blogger?
Meglio recarsi a fare Shopping!
Lo shopping della food blogger non consiste certo nel comprarsi un vestito, una borsa o un paio di scarpe. No! Figuriamoci! Quando esce a fare compere, lei si bea tra gli scaffali contenenti accessori per la casa, utili ad allestire il proprio set fotografico. Non mancano quindi piatti di tutte le forme e colori (quadrati, rotondi, a pois, a fiorellini verdi e lilla) e magari, abbinati con la posateria estiva. Tovaglie di seta e accessori vintage vengono estirpati a nonna Giuseppa perché, cara nonna, sono utili al set fotografico dedicato alla novelle cuisine!
Pancali di legno e cestini di vimini abbinati alle pallette...ops...palette di legno per il set casareccio, per la foto della torta rustica o dello strudel alle mele, possono anche essere ordinati via internet assieme al trita pepe, al mortaio e ai piatti in stile cinese per il sushi. Non dimentichiamoci dei piatti per servire la pizza, le teglie da  forno, le tortiere antiaderenti di varie misure, stampini per biscotti, sparatutto, tric e trac e bombe a mano e chi più ne ha più ne metta.
La food blogger possiede una Reflex, il notebook, il tablet e lo smartphone di ultima generazione ma ...eh...manca ancora qualcosa senza la quale, non si può essere definite food blogger.
Il bim e la planetaria super accessoriata non possono mancare in cucina, così come il "Kitchen On Air" che trita taglia e cuce..no, scusate cuoce.
E poi c'è lui! Il Ferrarino rosso col turbo rigorosamente modificato che le serve per cucinare la pizza napoletana a 400°C in due minuti  e mezzo invece che  tre a 350°C perché il vademecum del pizzaiolo perfetto esige il cornicione alto e con le bolle carbonizzate.
Per finire, un bel selfie con divisa bianca e tanto di cappello, meglio se d'acciaio resistente perché, di sicuro, alla prossima, qualcuno userà il mattarello!
 Foto: pixabay.com[…]

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